Serve una mano? Chiama il numero verde

CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO E DATORE DI LAVORO

Il contratto di prestito tramite cessione del quinto dello stipendio è regolato da specifiche normative che prevedono obblighi e diritti per entrambe le parti coinvolte: lavoratore dipendente e datore di lavoro.

28 Ottobre 2019

4' di lettura

CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO E DATORE DI LAVORO

Il contratto di prestito tramite cessione del quinto dello stipendio è regolato da specifiche normative che prevedono obblighi e diritti per entrambe le parti coinvolte: lavoratore dipendente e datore di lavoro. Questo perché la cessione del quinto dello stipendio è un tipo di prestito nel quale i pagamenti delle rate avvengono tramite la trattenuta e versamento di una parte (non eccedente un quinto) dello stipendio proprio da parte del datore di lavoro.

Il prestito concesso al lavoratore, dunque, viene restituito in rate costanti dal proprio datore di lavoro, il quale provvede mensilmente a versare la quota fissa e concordata della retribuzione alla società finanziaria che eroga il prestito, fino all’estinzione del debito.

Scopriamo insieme i dettagli.

Quali dipendenti possono richiedere la cessione del quinto al proprio datore di lavoro?

Se ti stai chiedendo se puoi richiedere un prestito tramite cessione del quinto dello stipendio, prima di tutto devi sapere che si tratta di una particolare forma di finanziamento riservata ai lavoratori dipendenti statali, pubblici e privati, con contratto a tempo indeterminato.

Se rientri in una di queste categorie, puoi richiedere al tuo datore di lavoro di sottoscrivere il contratto di prestito tramite cessione del quinto dello stipendio, una modalità di finanziamento molto vantaggiosa, sicura, facile e veloce da ottenere con noi di Dynamica Retail!

Il datore di lavoro può rifiutarsi di accettare il contratto di cessione del quinto?

Grazie alla Normativa, che sancisce il diritto del lavoratore a usufruire di questa particolare forma di finanziamento, il datore di lavoro è obbligato ad accettare il contratto di cessione del quinto di un dipendente.

Quindi, la cessione del quinto dello stipendio richiesta da un dipendente rappresenta un diritto del lavoratore stesso e il datore di lavoro deve per legge acconsentire, senza potersi realmente opporre, a meno che non sia già in corso una precedente cessione del quinto.

Una volta firmato il contratto di cessione del quinto ed erogato il prestito, il datore di lavoro deve ottemperare ai seguenti obblighi: trattenere mensilmente la rata sulla busta paga, versarla alla società finanziaria che ha concesso il prestito e, per i lavoratori privati, rispettare il vincolo apposto dalla stessa società sul TFR accantonato dal dipendente.

Che relazione c'è tra TFR e datore di lavoro nel caso di cessione del quinto?

Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto, conosciuto anche come “liquidazione” o “buonuscita”) è la somma accantonata dal datore di lavoro che viene corrisposta al lavoratore dipendente nel momento in cui il rapporto di lavoro cessa per qualsiasi motivo.

Per la società finanziaria o banca che eroga il prestito ad un dipendente privato, il TFR rappresenta una garanzia a copertura del finanziamento. È anche uno degli elementi alla base della valutazione del prestito: maggiore è il TFR maturato, maggiore sarà l’importo ottenibile.

Nell’ipotesi in cui il lavoratore si dimetta o sia licenziato prima che sia stato coperto tutto il prestito, tra gli obblighi del datore di lavoro vi è quello di trattenere il TFR accantonato a garanzia del prestito, nel rispetto del vincolo che la finanziaria o banca ha apposto su di esso.

Altri obblighi del datore di lavoro

In caso di licenziamento o dimissioni del dipendente, al datore di lavoro è richiesto di avvisare tempestivamente la società finanziaria che provvederà a calcolare il debito residuo e potrà chiedere il versamento del TFR accantonato fino alla concorrenza dello stesso. Per la parte di debito residuo eventualmente non coperta dal TFR, rimarrà obbligato esclusivamente l'ex dipendente.

Infine, ricordiamo che il datore di lavoro è tenuto a controllare che la rata proposta per il finanziamento non ecceda il limite del 20% dello stipendio al netto di eventuali componenti variabili, quali straordinari, assegni familiari e altro, e a rilasciare al lavoratore una certificazione che attesti l’avvenuto pagamento della rata del prestito dietro cessione del quinto.

Con Dynamica Retail, è tutto più semplice e chiaro!

Noi di Dynamica Retail ti offriamo tutti i chiarimenti necessari in caso di richiesta di prestito tramite cessione del quinto.

Scopri con noi i vantaggi di questa particolare forma di finanziamento e ricordati che, se sei un lavoratore dipendente, usufruirne è un tuo specifico diritto sancito per legge.

Con Dynamica Retail richiedere la cessione del quinto dello stipendio al proprio datore di lavoro è ancora più facile, comodo e veloce!

 

 

Richiedi Info

 

Calcola il tuo preventivo in un minuto

  • Dipendente statale
  • Dipendente pubblico
  • Dipendente parapubblico
  • Dipendente azienda privata con più di 16 impiegati
  • Pensionato
  • Cessione del quinto
  • Delega di pagamento

Ti potrebbero interessare